Sulla costa della baia di Kaštela si nascondono sette splendide perle, i Kaštel. Gli ex insediamenti davanti al mare erano protetti dai Turchi per mezzo di castelli. Il primo di questi fu costruito a tale scopo nel 1480 nella campagna di Kaštela da Koriolan Cipiko, comandante di galea di Venezia. Dopo essere tornato dal Levante nel 1474, dove aveva combattuto contro i Turchi, il principe di Trogir approvò la costruzione di una fortezza di difesa. Il distinto nobile circondò l'insediamento con bastioni, torri e un fossato con un ponte levatoio al suo ingresso. Al fine di proteggere gli abitanti, che spesso venivano rapiti o uccisi dagli invasori, e quindi di garantire la produzione, i nobili proprietari delle terre tra Split/Spalato e Trogir/Trau, tra il XV e il XVI secolo costruirono 12 insediamenti con 17 fortezze-castelli su un tratto di costa lungo 18 km, da cui poi l'intera area ha preso il nome: Kaštela.
Nel suo entroterra, la campagna di Kaštela sale gradualmente verso le alture di Trećanica, che la cingono sul lato nord-ovest. La più alta tra queste colline è Velika Trećanica, con i suoi 600 metri. A sud si trovano gli insediamenti di Plano, Rudine, Sadine e Trećanica. Il simbolo della zona è un uliveto piantato nel 2003, che allora era il più esteso della Dalmazia.
Una lunga salita con leggera pendenza e superficie di macadam fino caratterizza questo percorso. La lunghezza di 19,7 km e i 506 m di dislivello lo rendono moderatamente impegnativo dal punto di vista fisico, ma il suo lato tecnico è molto più semplice. Si può percorrere l'intero tracciato con una bici gravel o trekking, prestando attenzione ad alcuni tratti. Si inizia con una leggera discesa asfaltata, che poi si trasforma in una salita di 2 km con una pendenza media piuttosto "dolce" del 3,5%. La salita principale inizia al 6° km e prosegue fino al 12° km e, con una pendenza media del 4,7%, arriva a 270 metri sul livello del mare su fondo di macadam fino. Durante la salita si possono ammirare le numerose vedute sul mare. La discesa che inizia all'11° km è tecnicamente poco impegnativa, tuttavia è presente un 1 km in macadam grossolano che le MTB supereranno con facilità, mentre le bici gravel e trekking dovranno approcciare con cautela. La terza salita, lunga 1,4 km e con una pendenza media del 7,9%, è la parte più impegnativa del percorso, ma da lì in poi si ha tutto il tempo per riprendersi, visto che segue un tratto pianeggiante e una discesa fino alla conclusione del percorso. La parte iniziale della discesa è la più ripida, con una pendenza del -17%, ed è su macadam, mentre il resto è asfaltato.